Sono tre le principali tecniche con cui effettuare un’intervento di protesi:
- accesso anteriore;
- accesso laterale;
- accesso posteriore.
La scelta spesso dipende soprattutto dall’esperienza personale del chirurgo.
Una volta raggiunta l’articolazione, questa viene lussata (ovvero vengono distaccati tra di loro la testa del femore e l’acetabolo del bacino), esponendo i capi articolari. Successivamente il collo e la testa del femore vengono asportati e sostituiti con la protesi.
Lo stelo viene posizionato all’interno del canale midollare del femore e la coppa viene inserita nell’acetabolo. Si applica poi la testina, con conseguente riduzione della stessa, all’interno del neoacetabolo.
Nel caso di protesi non cementate, il chirurgo impianta una coppa leggermente più grande della sede acetabolare preparata, ottenendo così un “incastro a pressione” (press-fit). Questo ha lo scopo di garantire una stabilità iniziale dell’impianto, dando la possibilità poi all’osso di crescere nel rivestimento periprotesico, al fine di garantire stabilità definitiva dell’impianto.
Se l’osso non è sufficientemente resistente, come nel caso dell’osteoporosi severa, è spesso necessario rafforzare l’impianto con delle viti di ancoraggio.
Protesi Anca Via di accesso anteriore – Anterior Animaton High Res
Fonte AMIS: The Anterior Minimally Invasive Surgery technique